Flaminia e la Sindrome di Asperger

Flaminia, film bellissimo che segna il debutto alla regia della stand-up comedian Michela #giraud, racconta una storia personale, che sa far divertire ma anche riflettere e emozionare.


Sono molti i temi interessanti, dai rapporti familiari, con una madre angosciante che la tiene sempre sotto controllo, a quelli sociali, i pregiudizi e la voglia di farsi accettare sembrando sempre di essere perfetti, il rapporto con il proprio corpo e il #bodyshaming e soprattutto la malattia mentale e lo #stigma, i sogni di una persona con la sindrome di Asperger e il suo rapporto con gli altri.


Infatti, Giraud ci fa vedere le dinamiche della diversità e della sua accettazione/negazione all'interno della società di oggi, la sua esperienza personale parlando di sua sorella Ludovica [ispirata alla reale sorella della regista “Cristina”] personaggio dalle molte sfaccettature. 

Ludovica quindi, che ha la sindrome di Asperger, è il personaggio che mette tutti davanti alla verità, facendo uscire fuori da ognuno il meglio o il peggio di sé, con grande semplicità e spontaneità.

Che cosa è la Sindrome di Asperger?

La sindrome di  Asperger è ormai inclusa nei Disturbi dello Spettro Autistico. Non esiste più una categoria diagnostica che la differenzi dall’autismo; nonostante questo, a livello clinico, la distinzione viene ancora considerata utile a distinguere l’autismo ad alto e a basso funzionamento e nella scelta degli interventi terapeutici più utili a seconda dei casi. È un disturbo del neurosviluppo, che limita le capacità comunicative e di socializzazione. 

A differenza del più comune autismo, non implica anche disabilità intellettive o linguistiche. Rientra tra i disturbi dello spettro autistico, e le prime manifestazioni compaiono durante l’infanzia, attorno ai 2-3 anni. 

Come per l’autismo tradizionale, non esistono cure specifiche. Ci sono però dei trattamenti sintomatici che aiutano nella gestione dei sintomi. 


Le Cause

Non sono ancora state chiarite. La ricerca scientifica deve ancora approfondire diversi aspetti collegati alla questione. Molto sostenuta è l’ipotesi che all’origine ci possa essere una mutazione genetica. Altre teorie da verificare riguardano il cervello e alcune sue alterazioni. 

Le Caratteristiche

  • Comunicazione e reciprocità sociale: la diagnosi può essere posta nei bambini tra i 5 e gli 11 anni, periodo in cui la socializzazione inizia a farsi più complessa e a richiedere competenze relazionali.
  • Capacità linguistiche: sono ben sviluppate anche se appaiono atipiche:
    • Hanno difficoltà a comprendere il linguaggio figurato (es. le metafore).
    • Tendono ad usare un linguaggio letterale.
      • Scarsa comprensione delle sfumature del linguaggio.
      • Discorso formale o idiosincratico.
      • Anomalie nel volume, nel tono e nell’intonazione della voce.
    • Spesso hanno alti livelli di alessitimia: il vocabolario per descrivere le emozioni è limitato e manca di sfumature limitando sia il riconoscimento che l’espressione.
    • Faticano a comprendere umorismo, ironia e sarcasmo, e quindi a condividere momenti di divertimento.
  • Il profilo cognitivo: è disomogeneo; possono avere abilità superiori alla media in alcuni domini e abilità deficitarie in altri. Possono essere portati per lo studio e avere buoni risultati a scuola.
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