"Inizi a guarire quando senti di essere stato ascoltato" – Gabor Maté
Gabor Maté è un medico ungherese naturalizzato canadese, noto per il suo lavoro nel campo della salute mentale, delle dipendenze e dei traumi. Con decenni di esperienza come medico, specialmente nel trattamento di persone con dipendenze e affette da traumi cronici, Maté ha sviluppato una visione centrata sulla connessione tra mente e corpo. Sostiene che molte malattie, sia fisiche sia mentali, hanno radici in esperienze di traumi e stress irrisolti, e promuove un approccio empatico e integrato alla guarigione. È autore di diversi libri, tra cui Quando il corpo dice no e Il prezzo dello stress.
La frase di Gabor Maté, "Inizi a guarire quando senti di essere stato ascoltato," sottolinea l'importanza fondamentale dell'ascolto empatico nel processo di guarigione emotiva. Maté suggerisce che il semplice fatto di sentirsi realmente ascoltati e compresi è un potente inizio per la guarigione. Quando una persona sente che qualcuno la sta ascoltando senza giudizio e con autentica attenzione, prova un senso di sollievo e riconoscimento. Questo ascolto permette di legittimare e accogliere le proprie emozioni, che spesso sono state negate o trascurate in passato.
Ma qual è veramente l'importanza dell'Ascolto in Psicoterapia?
Essere ascoltati in psicoterapia è considerato l'inizio della guarigione perché rappresenta un riconoscimento autentico dei propri pensieri, emozioni e vissuti.
Quando una persona si sente veramente ascoltata e compresa, si crea un senso di sicurezza e fiducia, elementi fondamentali per il processo terapeutico.
Questo ascolto empatico da parte del terapeuta permette all'individuo di esplorare e dare voce alle proprie difficoltà senza giudizio, favorendo così l'accettazione di sé e il riconoscimento delle proprie emozioni.
Inoltre, il sentirsi ascoltati attiva una connessione interpersonale profonda, che aiuta a rompere l'isolamento emotivo. Ciò facilita una maggiore consapevolezza di sé e un'elaborazione dei traumi o delle sofferenze interiori.
Questo processo permette all'individuo di iniziare a trasformare la propria sofferenza in un percorso di crescita e guarigione, rendendo l'ascolto empatico un fattore cruciale per il cambiamento terapeutico.
La convalida delle emozioni in psicoterapia è un processo essenziale in cui il terapeuta riconosce, accoglie e legittima le esperienze emotive del paziente, senza giudicarle o minimizzarle.
Convalidare le emozioni significa dire, implicitamente o esplicitamente, che le emozioni del paziente sono comprensibili e hanno senso in base alla sua esperienza soggettiva e alla situazione vissuta.
La convalida delle esperienze e delle emozioni del paziente è un elemento centrale in psicoterapia, poiché crea un ambiente di sicurezza, accoglienza e rispetto, in cui il paziente si sente compreso e legittimato nei propri vissuti.
La convalida implica riconoscere che le emozioni e le esperienze del paziente sono reali, comprensibili e accettabili, anche se possono sembrare difficili o incomprensibili agli altri.
Ecco alcuni aspetti chiave dell'importanza della convalida:
1. Costruzione di fiducia e alleanza terapeutica
La convalida aiuta a costruire una solida alleanza terapeutica. Quando il terapeuta riconosce e accetta le emozioni del paziente senza giudizio, si stabilisce una base di fiducia. Il paziente sente che le proprie esperienze non vengono minimizzate o negate, ma accolte con rispetto e comprensione.
2. Riduzione del senso di colpa e vergogna
Molti pazienti arrivano in terapia con un forte senso di colpa o vergogna riguardo alle loro emozioni o comportamenti. La convalida offre un riconoscimento positivo di questi sentimenti, contribuendo a ridurre il peso emotivo legato alla loro esperienza e a facilitare l'autocompassione. Sentire che le proprie emozioni sono legittime riduce la vergogna e il timore del giudizio.
3. Promozione dell'autoconsapevolezza e accettazione di sé
Quando un paziente si sente validato, è più incline a esplorare ulteriormente i propri pensieri e sentimenti. La convalida aiuta a riconoscere e accettare anche le emozioni più difficili, favorendo una maggiore consapevolezza di sé. Questo processo è fondamentale per lo sviluppo di una sana regolazione emotiva.
4. Facilitazione del cambiamento
Paradossalmente, accettare e convalidare l'esperienza attuale del paziente facilita il cambiamento. Quando un paziente si sente compreso e non giudicato, è più probabile che riesca a lavorare sui propri pensieri e comportamenti, perché non sente la pressione di dover "difendere" le proprie emozioni o convinzioni. La convalida crea uno spazio psicologico in cui il cambiamento è possibile.
5. Riduzione del conflitto interiore
Le persone spesso si trovano in conflitto con le proprie emozioni, ritenendole "sbagliate" o inappropriate. La convalida aiuta a ridurre questo conflitto interiore, trasmettendo l'idea che tutte le emozioni sono accettabili e comprensibili nel contesto in cui si sono generate. Questo riduce il carico emotivo associato alla lotta contro se stessi.
6. Miglioramento della regolazione emotiva
Sentirsi convalidati aiuta il paziente a regolare meglio le proprie emozioni. La convalida offre un esempio di come affrontare le emozioni in modo costruttivo, fornendo un modello che può essere utilizzato nella vita quotidiana. Ciò contribuisce a ridurre le risposte impulsive o distruttive, aiutando a sviluppare strategie più efficaci per gestire le emozioni.
La convalida, quindi, non è solo un riconoscimento superficiale delle emozioni del paziente, ma un atto terapeutico potente che permette al paziente di sentirsi accettato, sostenuto e capace di avviare un processo di trasformazione.
Rappresenta, inoltre, un aspetto fondamentale della terapia, contribuendo alla creazione di un ambiente di fiducia, accoglienza e sicurezza. Attraverso il riconoscimento autentico dei sentimenti del paziente, si favorisce una maggiore autoconsapevolezza e accettazione di sé, riducendo vergogna e senso di colpa. La convalida permette anche di abbassare il conflitto interiore, migliorare la regolazione emotiva e aprire la strada al cambiamento.
In questo modo, il processo terapeutico diventa non solo uno spazio di espressione e comprensione, ma anche un catalizzatore di crescita e guarigione personale.
Dott. Charbel Farah - Psicologo